Strong Kids

Allenamento per bambini ed adolescenti.

Allenarsi con i pesi “fa male”. Allenarsi con i pesi “blocca la crescita”. Per quale motivo però non ce lo hanno mai detto...

Allora, intanto cominciamo con il distinguere. Prima di tutto, una cosa sono i bambini ed un'altra gli adolescenti, e poi ci sono fasce di età e fasi evolutive in cui entrano in gioco tanti fattori.

Fino ai 7 anni devono passare dal gioco libero al fare esperienze di movimento di più tipologie possibili ed accumulare un bagaglio di schemi motori e capacità coordinative che poi potranno essere trasferite sia su sport diversi che su abitudini corrette nella vita di tutti i giorni.

Dopo questa età però possono cominciare ad avvicinarsi a vari sport e, man mano verso i 10, cominciare anche un percorso di specializzazione sportiva. E' vero però che non tutti arrivano a 10-12 anni con le stesse esperienze di movimento, di coordinazione e controllo e conoscenza del proprio corpo. Prendiamo ad esempio allora una qualunque squadra di calcio. I bambini saranno seguiti in maniera individuale? Il bambino meno coordinato avrà modo di fare un lavoro specifico che lo porti al livello degli altri (che nel frattempo migliorano, anche naturalmente)? O forse sentendosi diverso dagli altri finirà per perdere interesse?

Quasi sempre la risposta è quest'ultima.

Ecco, il genitore dovrebbe riuscire ad interrogarsi sul tipo di necessità che possa avere il proprio bambino per poter avere la possibilità di divertirsi giocando a calcio. E che non sia un'occasione per sentirsi diverso o inferiore agli altri, per la minore abilità o agilità.


Aggiungiamo anche un paio di riflessioni.

Intanto va detto che l'attività fisica può essere una grande risorsa anche in casi di problematiche dell’età evolutiva e disturbi del neurosviluppo.

Per esempio è stato osservato come l’attività fisica favorisca un miglioramento nelle attività esecutive in bambini che soffrono del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Questo disturbo è caratterizzato da difficoltà nel controllo del comportamento, nel mantenere l’attenzione, ed un'eccessiva attività psicomotoria.

Inoltre, e rimanendo terra-terra con una considerazione banale, negli sport di contatto come calcio, basket ecc, ci sono degli urti che non tutti i corpi sono in grado di assorbire facilmente.

L'allenamento permette di migliorare questo aspetto e rendere il corpo più resiliente, sia perché sarà più forte, sia perché un miglior controllo e coordinazione permetteranno di gestire meglio gli urti che fanno parte del gioco.


“Allenamento” in palestra. E ci immaginiamo bambini che fanno 100kg di squat e con una collezione di ernie a 10 anni.

E infatti no, non è questo il caso. Non siamo qua a scegliere i futuri campioni della squadra olimpica di sollevamento pesi di Russia o Cina, forgiandoli e temprandoli per essere automi indistruttibili già a 10 anni. No.

Siamo qua invece a rendere i bambini consapevoli del loro corpo, ed orgogliosi di cosa riescono a farci.

Allenamento di forza non significa sollevamento pesi, e neanche bodybuilding.

Migliorare la forza passa per coordinazione, controllo, e corpo libero. Passa per imparare a generare forza in schemi motori specifici. Nei quali poi, in seguito, con una progressione, potranno poi essere inseriti sovraccarichi.

Migliorare la forza ha dei benefici specifici che vale la pena ricordare:

  • aiuta a proteggere muscoli ed articolazioni da infortuni negli sport praticati

  • migliora la performance in qualunque sport, dal calcio al pattinaggio, dalla danza alla pallavolo

  • sviluppa tecniche e schemi motori corretti che possono essere trasferiti sia in sport che non

E non solo, perché a parte questi poi ci sono dei benefici che secondo me sono ancora più importanti:

  • rinforzo della struttura ossea

  • promuovere una pressione sanguigna corretta e livelli di colesterolo sani

  • aiuta a mantenere il peso corporeo sotto controllo

  • migliora la fiducia e autostima del bambino

Poi ci si avvicina all'adolescenza, e si possono man mano maneggiare con più disinvoltura i pesi, sempre considerando le caratteristiche specifiche della persona.

Mi capitano ragazzi di 15-17 anni che pur giocando a calcio fin da piccoli non sanno saltare né in alto né in lungo, nonostante siano gesti che fanno parte dello sport. Sono dei gap nello sviluppo delle capacità coordinative dati dalla mancanza di un lavoro effettivamente strutturato negli sport che hanno praticato. Probabilmente erano quei bambini che a 6-10 anni avrebbero avuto bisogno di qualche attenzione in più ed esercizi più specifici ed adatti a loro.

Quindi, con gli adolescenti si deve strutturare un lavoro che consideri le loro motivazioni, i loro bisogni, ed ovviamente le loro caratteristiche.

Sono tanti ad esempio quelli che già a quest'età hanno sviluppato una postura le con spalle in avanti, con la parte alta della schiena arrotondata e molto spesso anche con la testa avanti.

A nulla serve dire loro “stai dritto” o “apri le spalle”. Non è certo una cosa che devono fare “coscientemente” in quei 10 secondi in cui se ne ricordano... Sono i muscoli coinvolti nella postura a dover essere in corretto equilibrio tra loro, e dovranno avere la sufficiente tensione a riposo per poter mantenere una postura corretta anche quando non pensiamo ad “aprire le spalle”.

Poi certo, passare le giornate al telefonino o alla playstation non aiuta di certo ad evitare l'accorciamento di certi muscoli e l'allungamento di altri... ma si può recuperare ovviamente, se ci si lavora.